DOMENICO CIMAROSA (Aversa 1749- Venezia 1801)

Nato ad Aversa, si trasferì già da bambino a Napoli. Il padre morì per una caduta accidentale dalle impalcature della Reggia di Capodimonte dove lavorava come operaio. Domenico, accolto nel Convento dei Padri Conventuali al Pendino, fu avviato agli studi musicali, proseguiti poi al Conservatorio di Santa Maria di Loreto. Debuttò al Teatro dei Fiorentini nel 1772 con l’opera buffa La stravaganza del conte. Fino al 1787, anno del trasferimento a San Pietroburgo per l’incarico di maestro di cappella alla corte di Caterina II di Russia, si avvicendarono più di quaranta titoli tra lavori seri e buffi. Lungo il viaggio di ritorno a Napoli, nel 1791, fu ingaggiato a Vienna dall’Imperatore Leopoldo II come Maestro della Imperial Camera con un contratto di ben 12.000 fiorini l’anno, cifra elevatissima per quei tempi se si pensa che l’austriaco Mozart, nel 1787, per lo stesso ruolo ne aveva percepiti appena 800. Per l’Imperatore scrisse il Matrimonio Segreto, riconosciuto fin dalla sua uscita come emblema dell’opera buffa. Oltre ai capolavori teatrali, lasciò molta musica da camera e d’ispirazione sacra, oratori, offertori, concerti per strumenti solisti ed orchestra nonché ben ottantotto sonate per tastiera. Domenico Cimarosa scrisse circa settanta opere teatrali, tra le quali: l’Armida immaginaria, Giannina e Bernardone, La ballerina amante, Il marito disperato, L’impresario in angustie, Le astuzie femminili e l’opera seria Gli orazi e i Curiazi (Venezia, Teatro La Fenice, 26 dicembre 1796).